PASQUA E SPERANZA! Due parole fatte l’una per l’altra.
La Pasqua cade nel momento dell’anno in cui la natura si ridesta dal torpore invernale e si apre alla primavera, al calore nuovo del sole, alla fioritura degli alberi, insomma al ritorno trionfale della vita.
La parola di Dio, tuttavia, più che nella natura, ci ha insegnato a scorgere questo legame tra Pasqua e speranza nella storia:in una storia lunga, profonda,che risale alla notte stessa dell’Esodo.
Il deserto sebbene spazioso e assolato, realizza l’attesa della libertà, ma genera subito un’altra attesa più grande:quella della Terra Promessa. La terra promessa, una volta conquistata, fa nascere, a sua volta, una speranza più profonda e spirituale, che nei profeti diventa anelito corale di tutto il popolo; questa speranza si chiama salvezza, alleanza nuova e eterna.
La notte di Pasqua è la notte fissata e riservata per la salvezza di tutte le generazioni.
L’uomo può sentirsi pervaso di gioia perché davanti a lui si spalanca la Risurrezione:la vita senza fine.
La rassegnazione e la paura non hanno più motivo di essere, perché brilla la speranza.
Essere testimoni della speranza è oggi forse il dono più bello che il credente può fare al mondo.E’ un segno del Dio vivo.
“Mi sarete testimoni”. Questa fu la consegna di Gesù ai discepoli l’indomani della Pasqua.
don Cesare