Di colpo, all’improvviso, tutto si è fermato. Anche il respiro……..anche il battito del nostro cuore appariva rallentato.
La realtà di quanto accadeva è giunta, però, nel momento in cui sono state chiuse le porte delle Chiese. Qualcuno diceva:”Non si può, è impossibile".
Pronti a chiudersi in casa, pronti a non uscire. Troppo impensabile. Eppure è accaduto.
Il silenzio ha scandito le giornate e i ritmi della vita in queste lunghe settimane.
Il silenzio:non più auto, non più confusione. Stare in silenzio per ascoltare se stessi.
Ci siamo ritrovati in famiglia, a pregare insieme più di prima, a dialogare e a collaborare.
Quei gesti, quelle parole, sono tornate di colpo alla memoria, pensando con commozione ai parenti costretti a rimanere lontano.
Come è stato quasi naturale accendere la televisione, per seguire Papa Francesco, nella celebrazione della Santa Messa, a ricordare la recita del Rosario, tanto cara ai nostri nonni.